Revisione della legge 40
La norma assurda

 

Caro direttore,

«lo Stato si deve togliere di mezzo nei rapporti privati, addirittura intimi. In particolare nel rapporto uomo donna… La legge 40 è una legge assurda, razzista, di una violenza mostruosa, non solo sulle donne, ma sul rapporto uomo donna».

In questo periodo di crescente oscurantismo religioso, filosofico e politico, ripeterei come un mantra le parole di Massimo Fagioli, intervistato da Nuova Agenzia Radicale (26/05/05) in occasione del referendum sulla legge 40.

[Lo psichiatra dell’Analisi collettiva proseguiva così:] «Uno Stato non può operare in condizioni di sudditanza alla Chiesa, perché viene alterata persino la personalità giuridica. Lo Stato si deve basare sul reato e soltanto in quel caso intervenire. Non può a priori dire come devi mangiare, come ti devi vestire, come devi far l’amore, come e quanti figli devi procreare».

Spero che le brave senatrici Cossutta e Franco, impegnate per conto del ministro Turco nella “revisione delle linee guida della legge 40”, tengano conto di questa chiave di lettura ampiamente condivisa.

 Paolo Izzo e-mail

 

(il Riformista, 07/07/07)© Paolo Izzo

 

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