XXI secolo

Se io fossi donna…

 

 

Caro Piero, se fossi donna potrebbe essermi successo di dover affrontare anche una sola volta nella mia vita la tragica esperienza di un aborto. Se fossi donna, mi arriverebbero quotidianamente i consigli, gli insulti, le accuse di una banda di uomini vestiti di tonache ora nere, ora bianche, ora viola, che per voto non si “accompagnano con donne” e che per sesso non possono aver sperimentato una gravidanza, né un aborto. Se fossi donna e avessi abortito, mi rivolgerei a un avvocato penalista per sporgere querela contro chi mi diffama e mi ingiuria accusandomi di omicidio, di barbarie, di terrorismo, di nazismo, soltanto per aver deciso della mia vita con consapevolezza e senza infrangere nessuna legge dello Stato in cui vivo… Se fossi donna, mi rivolgerei allo Stato italiano e gli chiederei di intervenire nei confronti di chi, da un altro Stato, si permette un’aggressione e una violenza simile contro di me e contro tutte le donne. Se fossi donna, sarei angosciata per quanto è gravoso essere donna nel XXI secolo.

Paolo Izzo via e-mail

 

 

(Liberazione, 20/05/07)© Paolo Izzo

 

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