Teatro de’ Comici, Roma 13.03.2010

“Con Emma Bonino”, manifestazione promossa da Quaderni Radicali

e condotta da Giuseppe Rippa, direttore della rivista

 

Intervento di Paolo Izzo

 

[Giuseppe Rippa: “Paolo Izzo è uno scrittore ed è anche collaboratore di Quaderni Radicali: se ci porta un suo contributo… E poi abbiamo Massimo Fagioli e Marco Pannella che chiuderanno la manifestazione di questa mattina. E naturalmente aspettiamo Emma Bonino di qui a qualche secondo”].

«Grazie Geppi e grazie ai Quaderni Radicali che ospitano i miei “deliri”… Mi fa strano essere dopo un vaticanista, dal momento che io fino a ieri ho chiesto la scomunica al Vaticano…».

[Il vaticanista Giuseppe Di Leo, dal fondo: “Ti do la dispensa!”].

«Grazie… Insomma, sì, senza fare accenni a questo orrore della pedofilia di persone che dovrebbero, vorrebbero entrare nella nostra vita, nei nostri rapporti affettivi, vorrebbero gestire le nostre famiglie e poi si comportano in maniera… assassina… Sì, vabbè, sono uno scrittore, quindi io le avevo scritte delle cose… Però vi voglio prima dire che sto con Emma perché ha dato entusiasmo, ha riportato un entusiasmo che non si vedeva da anni, se non decenni, al fare politica: una riunione come questa già lo testimonia; lo ha testimoniato quella che abbiamo fatto all’Eliseo il 16 scorso, in cui Emma ufficialmente presentava la sua candidatura a queste Regionali. La candidatura di Emma ha portato una ventata di respiro politico, anche in persone che ormai fanno dell’antipolitica il loro mestiere, perché la politica è deludente, è stata deludente. Sto con Emma perché in decenni di opposizione a questo Governo, non si è mai vista una opposizione come quella di Emma in questi giorni; non si è mai visto impazzire il capo del Governo come sta impazzendo in questi giorni (applausi). Nessuna opposizione di sinistra è riuscita a fare il lavoro che Emma ha fatto in questi due mesi per scardinare completamente e per far venire fuori il marcio di chi ci governa. E’ questa la cosa per cui stiamo con Emma, ma perché lei sta con noi, cioè ci ha restituito qualcosa. E’ rapporto! (applausi) E’ rapporto interumano. E la politica è anche questo: la politica è rapporto con gli esseri umani… Ieri sono stato all’ufficio postale, c’era lo sciopero, c’erano i servizi ridotti, c’era la fila per gli immigrati che devono avere il permesso di soggiorno. La posta adesso è tutta automatizzata, quindi ci sono numeretti per tutti, tranne… che per gli immigrati: gli immigrati erano in fila e c’era un bel cartello che diceva: voi dovete stare in fila senza numeretto e non muovervi da qui finché l’impiegato non vi chiamerà… Allora: potremmo parlare della politica dell’immigrazione, potremmo parlare di queste cose, che dietro – e sembra assurdo, soverchio dovere ribadirlo – dietro a tutte le politiche, anche quelle regionali ci sono gli esseri umani, cioè ci siamo noi. Sempre. E’ strano doverlo ribadire adesso; perché ormai la disumanità è la quotidianità di questo Paese, cioè il rapporto con l’immigrato da respingere, con il nomade da sgomberare: questo è rapporto disumano tra gli esseri umani… Io avevo scritto queste cose perché appunto sono uno scrittore e la cosa che mi ha colpito di più proprio nell’incontro del 16 all’Eliseo, organizzato dai Quaderni Radicali, dalla casa editrice L’Asino d’Oro e dal settimanale Left, è che in quella occasione Emma ha usato la parola “fantasia”. Torna la parola “fantasia” nella politica. Non è la fantasia al potere del ’68, quel ’68 che era “libertà senza identità”, come dice Massimo Fagioli. E’ la fantasia dell’umanità. E’ la fantasia della verità. E’ la fantasia di un nuovo modo di fare politica, pur dovendosi occupare di amministrazione, case, industrie, acquedotti, sanità. Perché dietro le carte della burocrazia, dietro le licenze per gli esercizi commerciali e i numeretti per le file agli ospedali, ci sono esseri umani. C’è la realtà umana, dietro la società. Emma sta cercando quella fantasia e si vuole occupare di questa realtà umana e lotta, come sempre lotta, per conquistarla, per conservarla, per difenderla. Recentemente qualcuno ha accusato i radicali, era Francesco Piccolo sull’Unità, di volere sempre occuparsi dei massimi sistemi, anche in una campagna elettorale regionale. E perché non occuparsi dei massimi sistemi? Intanto, sembra piuttosto che siano i massimi sistemi a occuparsi dei radicali, viste le fughe dal Pd di alcuni esponenti ultracattolici, le paure che serpeggiano in Vaticano e le reazioni scomposte del governo contro la candidatura di Emma; ne parlavamo prima… Oltre a ciò, che cosa sono i massimi sistemi? Occuparsi di immigrati, carcerati, insegnanti, infermieri, malati, lavoratori, è un sistema “minimo”? Allora ritorna il discorso della realtà umana, che sta dietro le identità sociali, dietro i colori della pelle, dentro il cuore delle persone, persone fatte di bisogni e di esigenze. Persone che devono lavorare e mangiare, sì. Ma sono persone che devono anche fare l’amore e trovare la vitalità, il desiderio di farlo. E senza che qualcuno entri nel loro letto a dire come devono farlo (applausi). Emma si occuperà anche dei massimi sistemi, dunque. Perché è con la politica delle idee, è con una nuova teoria sulla realtà umana che si fa la prassi della realtà sociale, nazionale o regionale che sia. Gli esseri umani di nuovo al centro. I rapporti interumani al centro. La sfida di Emma è questo nuovo umanesimo: laico, libertario, radicale (applausi)».

(Arriva Emma Bonino; applausi più forti).

«Emma, ho due righe, ho ancora due righe per te! (ancora applausi) Emma, ti stavo proponendo e adesso l’emozione…».

[Emma Bonino: “Ti ho sentito, ti ho sentito! Radio Radicale funziona!”].

«Ti stavo proponendo il nuovo umanesimo… ti volevo dire che ho fatto un gioco di parole, quest’estate, con Flore Murard-Yovanovitch, sulla possibilità di fare un nuovo umanesimo chiamandolo “interumanesimo”! E tutto questo mio “delirio”, che trae spunto dalla ricerca di Massimo Fagioli ogni volta che io posso parlare, è una richiesta e il pieno sostegno della nostra fantasia!».

 

 

(Roma, Teatro de’ Comici - 13/03/10)© Paolo Izzo

 

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